“Scresah si avvicinò e raccolse l’oggetto. La copertina in pelle nera era tenuta chiusa da un filo di spago. Era consumato dal tempo e dall’usura; lo aprì, esplorando le pagine ingiallite. Non provenivano tutte dallo stesso libro; il plico raccoglieva una serie di incantesimi strappati e rilegati assieme, misti ad annotazioni personali. Vi riconobbe la calligrafia di suo nonno.
Era un grimorio. Il diario di un vero mago.”
Un topo può diventare un mago? Scresah, un giovane muscu pasticcione e arrogante, è convinto di sì. Ma quando la sua sorellina si ammala gravemente ogni sua convinzione viene messa in discussione. Dovrà sfidare luoghi impervi e creature misteriose, in una corsa contro il tempo, alla disperata ricerca dell’unica persona in grado di salvarle la vita. Ma le apparenze ingannano, e il prezzo da pagare sarà alto…
Ambientato sui Monti Sibillini, L’Ultima Vetta ripercorre il percorso escursionistico che sale da Montemonaco al Lago di Pilato fino al Monte Vettore, e lo trasfigura in un viaggio epico attraverso luoghi avvolti da un’aura mistica. Il racconto si ispira alle numerose leggende che vogliono il lago frequentato da stregoni e magiche creature, tra cui la fata Sibilla, qui presentata in una versione inedita ma molto fedele ai racconti popolari.
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